Ho voluto scrivere un libro sul futuro. Il futuro della sinistra e del riformismo, innanzitutto. Sono stato tentato a lungo dall'idea di rileggere gli anni alle nostre spalle, le polemiche aspre, gli errori e le scelte, molto spesso felici, che abbiamo compiuto. Ma infine, ha prevalso la spinta a guardare avanti, oltre la sconfitta più recente, nella convinzione che molti dei nostri problemi siano oggi i problemi dell'Europa e che sia lì, nel cuore dell'Europa appunto, che dobbiamo cercare le nuove soluzioni. Quale sicurezza dopo l'11 settembre? Quale democrazia e quale sviluppo nel mondo dell'economia e degli scambi globali? Quale idea moderna di libertà, di autorealizzazione? Quali nuovi diritti per l'individuo? A tutte queste domande la sinistra vuole rispondere. Sta a noi decidere la via da seguire. Possiamo subire le scelte della destra, o elaborare un progetto di governo all'altezza della sfida. L'unica cosa che non possiamo fare è avere paura della realtà.