(DIRE) Bologna, 5 mag. - "La protesta grillina ci porta allo sbaraglio". Massimo D'Alema arriva alla Bolognina (in contemporanea con un altro candidato alla Commissione europea, Enrico Letta a villa Guastavillani) con un chiaro avvertimento per il popolo dem che ha riempito la sala dello storico circolo. "In Italia non siamo nuovi a farci del male, a volte ci siamo fatti rappresentare da personaggi improbabili", annota. "Se ci presentiamo con Grillo- sottolinea poi- penseranno che siamo un paese piu' adatto all'intrattenimento". L'ascia di guerra con Matteo Renzi e' sepolta (sull'Europa "la pensiamo allo stesso modo"), l'ex premier si limita, firmando un autografo sul suo libro del 1997 "La grande occasione", a rivendicare qualche diritto di primogenitura sulle riforme istituzionali ora in gestazione ("E' tutto scritto qui, molto tempo fa"). Di fronte alla platea Pd, insieme all'europarlamentare Salvatore Caronna, trasforma invece la presentazione della sua ultima fatica, "Non solo euro", in un tiro al bersaglio sui principali avversari del Pd. Ma ce n'e' anche per Nanni Moretti e il suo famoso "Di' qualcosa di sinistra". A quelle elezioni "facemmo una cosa molto di sinistra: le vincemmo", dice D'Alema. Ma il bersaglio principale e' un certo comico genovese, oltre a Silvio Berlusconi e la Lega. "Grillo e' pericoloso per conto suo, e' una delle disgrazie tipiche di questo paese, ma nessuno gli puo' addossare delle responsabilita'", invece quelli del centrodestra italiano "andrebbero presi a calci nel sedere" perche' "il fiscal compact l'ha firmato il Governo Berlusconi". Di piu': "Il giorno in cui dovesse ripresentarsi in Europa Berlusconi chiuderebbero- arriva a dire sul filo del paradosso- Con lui siamo arrivati al punto piu' basso della credibilita' nazionale. Si dedicasse di piu' all'assistenza e meno alla campagna elettorale sarebbe meglio". Molto preoccupato e' apparso Caronna che denuncia la "sottovalutazione forte" dell'appuntamento europeo e avvisa che "Bisogna mettersi in moto". Quella del 25 maggio "e' una partita difficile perche' l'astensionismo sara' l'avversario piu' forte". A Bologna, rileva Caronna, "si percepisce rispetto a cinque anni fa un sentimento piu' duro sulla politica e sull'Europa in particolare". (Bil/ Dire) 20:27 05-05-14 NNNN