Notizia d'agenzia
17 giugno 2015

D'Alema, le frontiere bloccate una sconfitta per l'Europa


(ANSAmed) - TUNISI, 17 GIU - ''Occorre una maggior coesione, un'intesa tra l'Europa ed i paesi del Nordafrica riguardo al problema dell'immigrazione clandestina''. Cosi' Massimo D'Alema in qualita' di presidente della Feps (Foundation for European Progressive Studies) nel suo intervento al dibattito intitolato: ''Da una riva all'altra: la questione dei migranti''. Sul ruolo dell'Italia, prima porta dell'Europa, e sul suo atteggiamento, D'Alema ha voluto ricordare in primo luogo le terribili immagini dei migranti morti in mare e quelli bloccati ai confini e alludendo alla situazione a Ventimiglia, ha espresso la sua forte indignazione. "L'immagine delle frontiere bloccate e' la sconfitta di tutta l'Europa, e' la sconfitta dei valori europei e della Sinistra europea. Sono sconvolto, E' una vergogna!". Ricordando la crisi del Kosovo, quando l'Italia, e l'Europa hanno salvato migliaia di rifugiati offrendo loro asilo, D'Alema confida in un atteggiamento simile verso i rifugiati africani di oggi che scappano da miseria, guerra e dittatura. Intervistato poi a margine del convegno dal magazine tunisino Leaders a proposito della crisi libica D'Alema ha dichiarato che la situazione in Libia e' drammatica. "Si tratta di un conflitto regionale, che mette a confronto diversi Paesi, come la Turchia, l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti ed altri ancora", afferma D'Alema, che prosegue "ai tavoli dei negoziati non dovrebbero sedere solo i rappresentanti di Tripoli o Tobruk ma bisognerebbe allargare la concertazione alle tribu' maggiormente significative del Paese, alla societa' civile, e soprattutto ai sindaci delle citta', che possono giocare un ruolo determinante". (ANSAmed) Y7Y 17-GIU-15 11:52 NNNN

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