La visita nel carcere di Curitiba durante la detenzione di Lula ritenuta «ingiusta perché non stati garantiti i diritti dell’imputato», il supporto a Fernando Haddad, presentato alle elezioni in Brasile come il «candidato di Lula», il suo rappresentante, la sua voce oltre all’incondizionato sostegno al «miglior presidente che il Brasile abbia mai avuto» sono alcuni dei gesti più significativi fatti da Massimo D’Alema nei confronti dell’ex presidente del Brasile, Lula, il quale non appena uscito dal carcere ha voluto ringraziarlo. E dopo la sua scarcerazione l’ex premier italiano ha espresso immediatamente la sua solidarietà. «Lula è finalmente libero. Dopo una lunga battaglia dei democratici brasiliani sostenuta dalla solidarietà internazionale, la Corte Suprema Brasiliana ha ritenuto illegittima la detenzione di un uomo non ancora condannato in via definitiva. Questa detenzione illegittima ha escluso Lula dalla lotta politica e da una contesa presidenziale che probabilmente avrebbe vinto. Rimane ora aperta la battaglia sul piano legale perché in appello venga cancellata la sentenza con la quale egli è stato condannato senza alcuna prova e a conclusione di un processo farsa che ha suscitato lo sdegno dei giuristi di tutto il mondo». Lo afferma Massimo D’Alema a seguito della liberazione di Lula che ha fatto pervenire all’ex premier italiano un video (Pubblicato dal Corriere) di ringraziamento per il sostegno, la solidarietà e l’impegno profusi in questi anni. «A riprova della faziosa parzialità e delle persecuzioni cui è stato sottoposto Lula c’è il fatto che il giudice che lo ha condannato è diventato poi ministro della destra brasiliana. Ora il Brasile torna sul cammino della democrazia e dello stato di diritto e il popolo brasiliano torna ad avere in azione il suo leader più prestigioso, l’uomo che ha combattuto la povertà e la diseguaglianza e che ha fatto compiere al suo paese uno straordinario passo in avanti”, prosegue D’Alema. «Sono convinto che la sinistra e tutti i democratici italiani continueranno ad essere al fianco di Lula e del popolo brasiliano», conclude l’ex premier. (Corriere Tv)